E’ la star più longeva di Hollywood. Britannica, cittadina americana dal 1941, ha vinto due premi Oscar con “A ciascuno il suo destino” e “L’ereditiera”. Si è ritirata dalle scene nel 1988
Per ironia della sorte il personaggio di Melania in “Via col Vento” è la prima a morire nel film. Nella realtà la sua interprete è l’unica sopravvissuta del cast. Olivia De Havilland compie 104 anni ed è l’attrice attualmente più longeva di Hollywood. Britannica, la De Havilland è cittadina americana dal 1941. Due anni prima raggiunge la celebrità mondiale interpretando il personaggio di Melania Hamilton nel colossal:
“Via col vento” che nel 1940 viene premiato con otto Oscar. La De Havilland di statuette dorate ne ha vinte due nella categoria di miglior attrice protagonista. La prima nel 1946 per “A ciascuno il suo destino”. La seconda statuetta la vince nel 1950 per la sua interpretazione nel film “L’ereditiera”. La longeva attrice si è ritirata dalle scene nel 1988. Nel 2017, in occasione del suo 101esimo compleanno, le è stata conferita la prestigiosa onorificenza di Dama dell’Impero Britannico.
Olivia De Havilland è sorella dell’attrice Joan Fontaine. Le due interpreti sono state eterne rivali. Fino al 2013, anno della scomparsa della Fontaine. Nel 1942 furono entrambe in corsa per l’Oscar. La spuntò la Fontaine, diretta da Alfred Hitchcock nel film “Il sospetto”. Stando alle cronache dell’epoca, si sentì particolarmente in colpa per aver sottratto questo importante premio alla sorella maggiore. Il rapporto tra le due sorelle non fu mai risanato.
Nel 2017 Olivia De Havilland è tornata a far parlare di sé per la causa avviata contro “Feud”, la serie Tv antologica di Ryan Murphy andata in onda sulla rete via cavo FX. Nella sua prima stagione Feud ha raccontato la leggendaria rivalità tra le dive Bette Davis e Joan Crawford che sarebbe esplosa durante le riprese del film “Che fine ha fatto Baby Jane?”.La De Havilland che era molto amica della Davis, secondo i suoi avvocati sarebbe stata ritratta “in modo offensivo e diffamatorio”. La corte di appello californiana ha sostenuto il diritto degli autori a rappresentare liberamente la figura dell’attrice in base a quanto stabilito dal Primo Emandamento. Nel 2019 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato la mozione presentata per richiedere di valutare nuovamente le accuse di Olivia De Havilland.
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