Direttore Rai Libri, avremo spazio a presentazione palinsesti
Un impegno reale nella promozione della lettura, un “nuovo peso dei libri nel racconto crossmediale della Rai, tanto che alla presentazione dei palinsesti il 9 luglio a Milano avremo per la prima volta anche un’area dedicata, con i firmacopie dei nostri autori più rappresentativi”: Flavio Mucciante, direttore editoriale di Rai Libri, racconta all’ANSA i progetti del nuovo marchio con il quale Rai Com, dal dicembre 2018, si posiziona sul mercato editoriale.
L’appuntamento per parlare della casa editrice è a Matera, nell’ambito del convegno “Ieri, oggi e domani. Presente e futuro del libro in Italia tra rivoluzione tecnologica e nuovi linguaggi della comunicazione“, organizzato proprio da Rai Libri e dedicato all’analisi del mercato editoriale e delle sue componenti eterogenee, tra carta, digitale e tv. “I libri avranno più visibilità nell’ambito dell’offerta culturale della Rai, aumenta il peso che il settore avrà all’interno del gruppo sia in termini di impegno editoriale che in termini di investimento”, spiega Mucciante, “Rai Libri è andata a regime a gennaio scorso, ma abbiamo cominciato a fine dicembre con l’esperimento pilota della Compagnia del Cigno, nell’ambito del quale abbiamo pubblicato 7 libri con i 7 prequel delle storie dei protagonisti della Compagnia prima del loro arrivo al conservatorio di Milano e poi anche un ottavo libro. E’ stato un esperimento positivo per diversi aspetti non solo commerciali, qualcosa mai fatta prima dalla Rai. Questo tipo di operazione culturale a tutto tondo potrebbe essere uno strumento molto forte per avvicinare ai libri le giovani generazioni. Ci riproveremo con un libro sulla serie tv di Rai2 Il collegio, che ha target molto basso tra gli 8 e i 14 anni”.
I primi risultati della casa editrice sono già molto positivi: “Il Salone del libro di Torino è stata la nostra prima grande occasione: lì abbiamo debuttato con 8 nuovi titoli ottenendo un grande riscontro di pubblico e l’incremento delle vendite di oltre il 40% sul precedente anno con Rai Eri. L’obiettivo per quest’anno è un catalogo con una trentina di novità”, dice, “in termini commerciali il traguardo è stato fissato in 700 mila volumi distribuiti nel primo semestre 2019 tra librerie ed edicole, che è pari a circa il doppio del dato 2018: quello che è importante è la coerenza tra comunicazione e prodotto, cioè avere un posizionamento preciso sul mercato in quanto casa editrice di un importante broadcaster”.
Per quanto riguarda il piano editoriale non ci saranno solo temi e personaggi legati alla Rai: “Siamo partiti da personaggi riconoscibili del mondo Rai ma poi ci siamo aperti a una serie di ambiti non strettamente radiotelevisivi, come ambiente cultura, musica, approfondimento giornalistico, fenomeni sociali. Si tratta di intercettare i cambiamenti della società e di raccontarli anche al pubblico della Rai”. “La Rai ha un vantaggio e una responsabilità rispetto agli altri editori. Il nuovo piano industriale mette al centro i contenuti non pensati per uno sfruttamento solo lineare. Il libro quindi può diventare un elemento centrale nella narrazione del Paese che la Rai vuole raccontare attraverso la radio, la tv, il web, la parola scritta e sulla piattaforma digitale RaiPlay”, prosegue. “Poi c’è la responsabilità sociale – dice ancora – perché la Rai ha il compito di informare e di sensibilizzare sul valore del libro e anche di promuovere la socializzazione della lettura su cui insiste anche l’Aie”.
E proprio sull’Aie e sulla critica che gli editori stanno facendo alla nuova legge sul libro, Mucciante afferma: “riprendendo la felice immagine del Presidente Levi, che parla di un mondo del libro che si muove su lastra di ghiaccio ogni giorno più sottile, la richiesta che si rilancia al governo è quella di una politica culturale e di un piano di investimenti in grado di rafforzare il mercato allargando il perimetro sociale dei lettori. La lettura deve essere un grande impegno civile per il Paese”.
Ansa.it