I nuovi assetti Rai dipendono anche dagli agenti che hanno in squadra i volti più importanti. Ma contano più Presta e Caschetto o i direttori?
Palinsesti nuovi, direttore generale nuovo, programmi (qualcuno) nuovi, ma strapotere dei manager dei divi come ai vecchi tempi.
Si, perché, gira che ti rigira, da Fazio a Benigni, dalla Parodi alla Clerici, gli artisti alla guida delle trasmissioni più importanti che vedremo in autunno (presentate l’altro ieri a Milano) fanno parte delle due grandi agenzie che da anni gestiscono le star televisive. E che sono la ITC2000 di Beppe Caschetto e la Arcobaleno Tre di Lucio Presta. Nulla di male, i due potenti manager cercano di fare il loro lavoro: piazzare i loro beniamini nei programmi più consoni e con un cachet il più alto possibile. E, per ottenere questo, a volte fanno valere la forza contrattuale dei big in squadra.
Però, se con il dg Antonio Campo Dall’Orto, si era cercato di arginare la capacità di incidere nelle scelte di palinsesto (almeno per uno dei due manager), con il cambio di guardia al vertice e l’arrivo di Mario Orfeo, tutto sembra tornato allo status quo precedente. Con pochi giorni per sistemare le cose, con la politica che soffia sul collo, il neo dg ha preferito sanare i contrasti (tranne nel caso di Massimo Giletti) e affidarsi a chi ha grande esperienza. Però un particolare non va sottovalutato nelle scelte affrettate degli ultimi giorni sul mega contratto siglato con Fazio (11 milioni di euro per quattro anni) che tante polemiche ha suscitato. La questione riguarda l’appalto esterno per la co-produzione (insieme alle maestranze Rai) di Che tempo che fa: pare che Fazio abbia intenzione di costituire una società ad hoc insieme a Caschetto. Se così accadesse, il manager sarebbe oltre che agente anche produttore. Nulla lo vieta in Italia, tra l’altro la società di Caschetto è già impegnata in diverse produzioni cinematografiche, però in questo modo il manager acquisterebbe ancora più potere (ammesso che lo show conquisti gli ambiziosi obiettivi di share).
Comunque si vedrà. Intanto il manager è riuscito a ottenere quel che Fazio, promosso a motore di traino dell’azienda, desiderava: restare in Rai (aveva offerte da altre emittenti), portare Che tempo che fa su Raiuno e conservare lo stesso cachet della scorsa stagione: 2,2 milioni di euro annui (che comprendeva anche Rischiatutto). Faranno compagnia a Fazio nel palinsesto autunnale volti notissimi che fanno capo alla ITC di Caschetto. In primo luogo Cristina Parodi che diventerà la regina della domenica, al posto di Giletti e Baudo. E poi Luca e Paolo, che condurranno Quelli che il calcio e Camera Café e sempre su Raidue Enrico Lucci alla guida di Nemo e Virginia Raffaele che il secondo canale non si lascerà scappare. Su Raitre Massimo Gramellini continua con Le parole della settimana e Lucia Annunziata raddoppia In mezz’ora. Della ITC anche Miriam Leone, lanciatissima attrice di fiction.
Passando alla Arcobaleno tre, l’unica vera sorpresa della presentazione dei palinsesti l’altro ieri è stato l’annuncio del possibile sbarco di Roberto Benigni per un evento speciale sotto Natale. Una manna per Raiuno visto che ogni intervento dell’attore ha generato una sterminata platea di ascolti. Il premio Oscar è la punta di diamante dell’agenzia di Lucio Presta. E non è un caso che il nuovo dg abbia chiuso in tutta fretta l’incidente con Paola Perego, che fa parte dell’agenzia di Presta oltre a essere sua moglie, il cui programma del pomeriggio di sabato era stato chiuso per la famosa puntata sulle donne dell’est. Decisione durissima della Rai che ha fatto infuriare il manager. Non è che i due fatti siano concatenati, ma certamente mantenere cattivi rapporti con Presta non avrebbe giovato alla trattativa per Benigni. Paola tornerà in prima serata su Raiuno, a farle compagnia in azienda le altre star «Arcobaleno»: Antonella Clerici con i suoi cuochi, Amadeus con I soliti Ignoti (e Stasera tutto è possibile sul secondo), Marco Liorni con La vita in diretta, Salvo Sottile con Mi manda Raitre, Ingrid Muccitelli, Eleonora Daniele, Daniela Ferolla e Annalisa Bruchi rispettivamente a Unomattina in famiglia, Storie italiane, Linea Verde e Night Tabloid.
Ma non ci sono solo Presta e Caschetto a gestire i grandi nomi: Carlo Conti, per esempio, fa parte della Vegastar di Silvio e Fernando Capecchi, insieme a Francesca Fialdini, nuova star de La vita in diretta e Massimiliano Ossini di Linea Bianca.
Insomma, quasi tutti i personaggi più importanti della Rai sono in mano a tre sole società.
Il Giornale