(di Claudio Plazzotta Italia oggi)
L’offerta del gruppo tv per la radio batte quella di Rtl 102, pharm 5. Ora si guarda anche a Finelco
Sul piatto 37 mln per l’80%: via alle trattative in esclusiva
Il gruppo Mondadori, nel 2005, comprava l’emittente R101 per 40 milioni di euro. In quello stesso anno il gruppo Mediaset chiudeva il bilancio con utili netti per 603 milioni di euro. E vedeva il business della radio come una minuscola e insignificante briciola di pane.
Gli utili del Biscione hanno continuato a essere ricchi per un certo periodo: 505,5 milioni nel 2006, e poi 506,8 mln nel 2007, e ancora 459 milioni nel 2008.
La tendenza al calo, tuttavia, si è accentuata, fino alla drammatica perdita di 287,1 milioni di euro del bilancio 2012. Di lì in poi Mediaset si è ridimensionata, chiudendo il 2013 con 8,9 mln, il 2014 con 23,7 mln, e il primo trimestre 2015 con 700 mila euro di utili. Cifre molto più piccole, che a questo punto hanno fatto diventare interessantissimo anche il business radiofonico, che in Italia vale circa 305 milioni di euro di raccolta pubblicitaria (dato 2014), ma che è tra i pochi con un trend in sensibile crescita nel 2015, pure a botte di +10% mese su mese.
In questo senso, allora, va letta la decisione di Rti, società licenziataria delle concessioni televisive di Mediaset e controllata al 100% dal Biscione, di offrire a Mondadori circa 37 milioni di euro per l’80% del capitale di R101, superando l’offerta di Rtl 102,5, che aveva messo sul piatto 36 mln per il 100% di R101.
Mondadori, quindi, respinge al mittente la proposta Rtl 102,5, e si siede al tavolo con i cugini di Cologno Monzese.
Il cda della casa editrice ha dato mandato all’amministratore delegato Ernesto Mauri «di procedere all’accettazione della manifestazione di interesse ricevuta da parte di Rti», ha spiegato ieri una nota, e di concedere un periodo di esclusiva fino al prossimo 20 settembre. Nel frattempo si completerà la necessaria due diligence su Monradio, la società a cui fa capo R101 ora interamente controllata da Mondadori, e l’operazione dovrà essere approvata dagli organi societari del Biscione, solo allora sarà firmato il contratto preliminare.
Il comparto radio sarebbe stato individuato da Mediaset come un possibile ramo di crescita dei propri fatturati pubblicitari. E sotto la spinta di Publitalia le operazioni del Biscione potrebbero non fermarsi qui. C’è sempre il 44,5% di Finelco (105, Rmc, Virgin) che Rcs cerca di vendere da tempo, e che al momento era trattato da Rds e da una seconda cordata. Ma Mediaset potrebbe avere un interesse pure a rilevare il restante 55,5% di Finelco dalla famiglia Hazan, per allargare sempre più i propri confini in fm e diventare un player di primissimo ordine nel comparto (Finelco è infatti il gruppo che fattura di più, coi suoi circa 70 mln di euro). Chiaro che l’ingresso massiccio nel settore radiofonico di Publitalia, con tutta la sua forza commerciale e le sue offerte a pacchetto, rappresenterebbe una vera rivoluzione per un segmento dove, finora, ciascun grande gruppo radiofonico (fatta eccezione per Radio Italia) è cresciuto con la sua concessionaria diretta, e in cui, dopo la chiusura di Radio e Reti, le concessionarie terze fanno fatica a imporsi.
Dovesse andare in porto l’operazione Mediaset-R101, dormiranno sonni un po’ più tranquilli pure Radio Italia, Kiss Kiss, Subasio e Radio Norba, attualmente raccolte da Mediamond (joint venture Mediaset-Mondadori) e che resterebbero comunque nell’orbita del Biscione. Tramonterebbe, invece, il piano di Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102,5, che, con l’acquisto di R101, avrebbe potuto consolidare ulteriormente la sua posizione di assoluto leader negli ascolti radiofonici in Italia, lanciando una nuova emittente di sola musica italiana che avrebbe fatto una concorrenza spietata proprio a Radio Italia.