(di Gianfranco Ferroni Italia oggi)
Medusa compie venti anni e punta su Checco Zalone. Il listino della casa di produzione e distribuzione, cialis guidata da Giampaolo Letta e presieduta da Carlo Rossella, sick offre come pezzo forte della stagione il ritorno di Zalone, con il film Quo Vado in uscita il primo gennaio 2016: una pellicola girata tra l’Italia e la Norvegia. «Il totale degli investimenti è stato di circa 50 milioni di euro: 30 sono andati ai film italiani, a cui vanno aggiunti 12 per le attività promozionali, mentre altri 7 sono stati dedicati ai film americani. Una cifra considerevole, che si avvicina ai 60 milioni di euro spesi 4 anni fa», sono state le parole di Rossella. Torna in casa Medusa anche il classico film di Natale, quello targato Neri Parenti e Christian De Sica, coppia ricostituita dopo la separazione di qualche anno fa: il 17 dicembre sarà nelle sale Vacanze di natale ai Caraibi, con Massimo Ghini, Luca Argentero e lo stesso De Sica. Tra le commedie, la nuova di Paolo Genovese Perfetti sconosciuti, e quella di Fausto Brizzi Forever young. E Gennaro Nunziante, oltre al film di Zalone, dirigerà anche L’amico di scorta. Per la stagione successiva è stato annunciato il nuovo film di Ficarra e Picone e quello di Aldo, Giovanni e Giacomo.
«La nuova pellicola di Checco Zalone sarà il film dell’anno»: ne è convinto l’amministratore delegato di Medusa, Letta. «Anche se il paese e quindi anche il cinema è in crisi, le commedie e i film comici sono quelli che invece si difendono meglio»: parole di De Sica. L’attore romano, diretto nuovamente da Parenti, riporta il classico film di Natale: «Faremo il cine-panettone quello vero e che non facevo da due anni. Appena me l’hanno proposto ho detto subito di sì». De Sica racconta anche di come sarà sviluppato il film: «Ho chiesto a tutti di calcare la mano sulla comicità, di esagerare. Non dobbiamo fare una commedia discreta altrimenti nessuno ride». Secondo Letta, «si è creduto troppo presto della fine dei cine-panettone».
Tra i progetti fuori dagli schemi, è da sottolineare il documentario di Brando e Folco Quilici sull’alluvione di Firenze in vista del cinquantesimo anno della tragica ricorrenza che colpì il mondo dell’arte (e non solo). Da non dimenticare, Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti con il racconto della storia di un giovane argentino destinato a diventare Papa Francesco.