Stephen King e l’horror che non è mai riuscito a finire per lo spavento

Stephen King e l’horror che non è mai riuscito a finire per lo spavento

Anche Stephen King, che con la paura ci gioca e ci lavora, ha provato l’agghiacciante esperienza di non essere riuscito a completare la visione di un horror per il troppo terrore.

Perfino Stephen King, che dell’horror è il maestro indiscusso e che al genere ha dedicato molteplici romanzi, molti dei quali adattati per il grande schermo, ha visto un film che lo ha spaventato al tal punto che proprio non è riuscito a finirlo. Non si tratta di uno slasher movie, di un capitolo di rinomate saghe che hanno fatto la storia del genere grazie ad assassini mascherati, ma di una produzione indipendente arrivata in sala nel 1999 e diventata un grande successo. Parliamo di The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair, uscito nel e 1999 scritto e diretto da Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez.

La particolarità e la forza del film era il fatto di essere stato realizzato ricorrendo alla tecnica del found footage, successivamente utilizzata per titoli come Paranormal Activity e relativi sequel e Cloverfield.

Costato pochissimo, The Blair Witch Project ha incassato in tutto il mondo 250 milioni di dollari. Quando debuttò al Sundance, fu accompagnato da una campagna pubblicitaria che spacciava il finto documentario per vero. La storia raccontata, come ricorderete bene, era quella di tre studenti universitari che si inoltravano nei boschi circostanti il villaggio di Burkittsville per girare un documentario scolastico sulla leggenda della Strega di Blair, una vecchia signora di nome Elly Kedward vissuta alla fine del ‘700 a cui erano stati attribuiti atti di violenza contro i bambini. Tornando a Stephen King, ecco cosa ha dichiarato a proposito del film a Dread Central:

La prima volta che ho visto The Blair Witch Project ero in ospedale ed ero sotto farmaci. Mio figlio mi ha portato una videocassetta del film e mi ha detto: “Lo devi vedere”. Arrivati a metà gli ho detto: “Spegnilo, è troppo spaventoso”.

Certo, nel momento della visione, King era sotto farmaci e si trovava in ospedale perché era stato investito da un minivan. Quindi, forse, era più sensibile o impressionabile del solito, ma ciò non toglie che The Blair Witch Project resti ancora un horror che turba e pietrifica lo spettatore. Del resto, molto è lasciato all’intuizione più che alla vista, e si sa che poche cose terrorizzano di più di una forza maligna o un mostro che si cela invece di mostrarsi chiaramente. E voi che dite? Siete d’accordo con Stephen King? Rispondete dopo aver rivisto il trailer del film.

comingsoon.it

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