(Tiziano Rapanà) Non si vedono ancora eclatanti novità. Il tutto procede nella più assoluta funzionante routine capace di regalare una programmazione discretamente seducente. Tuttavia non si va oltre ad un’ordinaria amministrazione non molto diversa dall’altrove tematico. Non si percepisce un’innovazione o una particolare evoluzione della programmazione. Si avverte solo una forte idea di monotonia, che non va oltre il sentiero già tracciato. Soprattutto sul versante fiction, dove non si supera l’idea di una messa in onda di un passato prossimo (Spartacus) e remoto (Happy Days), che qualche volta si concede la trasgressione di un presente legato a buoni telefilm come The Librarians e Garage Sale Mystery. Comunque tale quotidianità televisiva è preferibile a una certa proposta di palinsesto Frankenstein, che rende tristemente indefinita l’identità artistica e culturale di una rete televisiva.
P.S. Per contatti e quant’altro, tizianodecoder2@gmail.com