Woodstock 50 verso la cancellazione: «Produzione non all’altezza»

Woodstock 50 verso la cancellazione: «Produzione non all’altezza»

Woodstock fu uno dei rarissimi casi in cui un disastro produttivo fa la storia. Non sappiamo se il concerto celebrativo per i 50 anni di Woodstock farà mai la storia, in ogni caso già ci sembra ci siano i presupposti per dire che si tratta di uno dei più grandi disastri produttivi di sempre: l’evento in programma dal 16 al 18 agosto a Watkins Glen, nello Stato di New York, con un cast che spazia da Jay-Z a Miley Cyrus passando per i Killers a quanto pare neanche si terrà. Il tutto a causa dell’improvviso dietrofront della giapponese Dentsu Aegis Network, multinazionale di media e marketing che aveva investito sul progetto.

Il dietrofront di Dentsu
«Nonostante il nostro enorme investimento di tempo, sforzo e impegno, non crediamo che la produzione del festival possa essere portata a compimento come evento degno del marchio Woodstock, garantendo al contempo la salute e la sicurezza di artisti, partner e partecipanti», ha scritto in una nota la società controllata della conglomerata Dentsu Incorporated. «Di conseguenza, dopo un’attenta valutazione, Amplifi Live di Dentsu Aegis Network, partner di Woodstock 50, ha deciso di cancellare il festival», continua lo statement. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, Dentsu avrebbe facoltà di annullare unilateralmente la kermesse, a causa di una clausola inserita nel contratto con gli organizzatori.

No comment di Michael Lang
La produzione di Woodstock 50 per ora non commenta la notizia. Il festival originale, quello dell’agosto 1969, passò alla storia come i «tre giorni di pace e musica» che sconvolsero il mondo. Sotto il palco c’era il Movimento, si sa, sul palco gente come Jimi Hendrix, Crosby, Stills & Nash e gli Who. Michael Lang, co-produttore del festival del 1969, aveva annunciato a gennaio scorso che il 50esimo anniversario ufficiale del Woodstock Music and Arts Fair si sarebbe svolto in agosto presso il Watkins Glen Motor Racing con più di 80 esibizioni. Lang aveva spiegato che il cast, comprendente alcuni veterani dell’edizione originale come John Fogerty dei Creedence Clearwater Revival, Canned Heat e Santana, rifletteva la mission originaria dell’evento per incoraggiare «il sostegno attivo all’uguaglianza, all’inclusione e a un futuro sostenibile condiviso».

I ritardi nell’organizzazione
Ma il «prodotto» a quanto soffre a stare sul mercato, se è vero che la messa in vendita dei biglietti due settimane fa è stata posticipata a data da destinarsi, senza che nemmeno il prezzo dei biglietti venisse comunicato. Ci sono stati poi ritardi nell’ottenere permessi, sulle misure di la sicurezza, l’approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari per accogliere le decine di migliaia di fan che avrebbero dovuto ricreare l’atmosfera dei 400mila che si riunirono alla fattoria del vecchio Yasgur. Il Bethel Woods Center for the Arts, attuale gestore del campo in cui si svolse il festival del 1969, sta intanto organizzando un piccolo evento celebrativo nelle stesse date. Anche se era conosciuto come Woodstock, il festival ha infatti avuto luogo a Bethel, a circa 110 chilometri a sud del villaggio di Woodstock nello stato di New York. Stai a vedere che, pure stavolta, trionfa l’evento alternativo. Stavolta, però, nel senso alternativo del termine.

Francesco Prisco, ilsole24ore.com

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