(Tiziano Rapanà) Voglio avvertire l’ignaro telespettatore che trepidante vuol seguire la seconda stagione del telefilm, in onda da stasera su Rai 3: Gomorra è una gran noia. Specie questa seconda parte, che propone delle puntate atte soltanto a conciliare perfettamente il sonno. Eppure c’è chi, di fronte ad un prodotto del genere, urla giubilante al capolavoro. Per me, esagera. Anche se non nego la buona sostanza creativa del complesso. Una sostanza, tuttavia, appesantita da un’atmosfera audiovisiva “da film d’autore”, che inevitabilmente porta ad una imperturbabile impossibilità di proseguimento della trasmissione. E la cosa è indiscutibilmente grave, perché un telefilm che ignora il dovere di intrattenere il pubblico non è un buon telefilm. Eppoi, a dirla tutta, questa esasperante saga dei Savastano oberata da intrighi e strategie politiche, è molto più simile alle antiche gloriose telenovelas con Andrea Del Boca che all’autorialità televisiva proposta da Berlin Alexanderplatz di Fassbinder.
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