(Rosaria Corona, order Il Secolo XIX) L’auto di cui aveva denunciato il furto in realtà non è mai stata rubata, diagnosis ma solo dimenticata dalla proprietaria. E Selvaggia Lucarelli ha fatto mea culpa su Facebook : «È successa una cosa incredibile, a 15 giorni dal furto è stata ritrovata la mia macchina. Sta bene, era dalle parti di via Mecenate e il fattore sorprendente è che tutti pronti a prendersela con Pisapia e la criminalità e gli zingari e la polizia e la depenalizzazione dei furti e tanto i colpevoli non si trovano mai e invece questa volta, tenetevi forte, s’è anche trovato il colpevole. Che con mia grande gioia ha già pagato il suo debito. Piuttosto caro per giunta. Perché il colpevole sono io, che non mi ero ricordata dove avevo parcheggiato la macchina e nel frattempo ne ho comprata un’altra. Non era furto. Era Alzheimer. Ora lapidatemi», ha scritto la blogger, che proprio il 12 marzo scorso, a 2 mesi dal furto nel suo appartamento di Milano, aveva denunciato anche la scomparsa della macchina.
«Solidarietà ai ladri che mi hanno rubato la macchina stanotte. Tra pastiglie da cambiare, peli di Godzilla sparsi e avanzi di traslochi nel portabagagli che con ogni probabilità nascondono focolai d’ebola, hanno fatto un affarone. Tanto Salvini non lo voto lo stesso, s…», aveva scritto all’epoca la Lucarelli, che adesso ha fatto dietrofront, ammettendo la dimenticanza.
E le reazioni dei follower non si sono fatte attendere: c’è chi proprio non le crede, chi sospetta che il racconto altro non sia che un “pesce d’aprile” e chi invece le ha consigliato di «riposarsi un po’».