A settembre al Teatro Donizetti di Bergamo arriverà “Raffa in the Sky”: non una biografia in musica ma un racconto della sua carriera, che ha accompagnato e stimolato l’evoluzione della società
Raffaella Carrà diventa il soggetto di una nuova opera che debutterà al teatro Donizetti di Bergamo a settembre, e che rientra tra le iniziative per Brescia Bergamo capitale italiana della Cultura.
Si intitola “Raffa in the Sky” ed è nata da un’idea di Francesco Micheli che ne cura anche la regia, composta da Lamberto Curtoni su libretto di Renata Ciaravino e Alberto Mattioli.
LE PAROLE DI SERGIO JAPINO
“Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica. Un mondo che amava, come dimostra ‘Il Gran Concerto’ di cui fu autrice su Rai 3, dove l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presentò brani di musica classica e operistica a una platea enorme di bambini” ha detto Sergio Japino, il coreografo e regista che per anni è stato al fianco della Carrà e che è stato coinvolto nella creazione di questo lavoro.
Secondo il regista che ha firmato tanti spettacoli di Raffaella, “in fondo, la sua è la storia di una donna e di un’artista che ha cercato sempre con coraggio di esplorare e fare incontrare mondi diversi tra loro: la danza, il cinema, la tv, il canto. E contesti culturali diversi: dal Sud America alla Russia, dagli studi del “Letterman Show” e Hollywood agli studi televisivi scintillanti di Cinecittà. E persone diverse”.
NON UNA BIOGRAFIA IN MUSICA
Questa opera non è una biografia in musica della donna di spettacolo, che ha cantato successi come “Rumore”, “Fiesta”, “Ballo ballo” e condotto spettacoli entrati nella storia del costume da “Carramba che sorpresa” a “Pronto, Raffaella?”, senza dimenticare lo scandalo che fece la sua apparizione con l’ombelico scoperto a “Canzonissima” nel 1970. Ma, nelle intenzioni degli autori, è il racconto della sua carriera, che ha accompagnato e stimolato l’evoluzione della società, un modo per riflettere sul ruolo degli artisti e dei media a partire dalla tv.
“UNA SFIDA ARTISTICA”
“L’occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura ci ha convinto a realizzare un grande progetto contemporaneo, al di fuori dalle nostre stagioni consuete” ha sottolineato il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta. “Per questo nostro nuovo progetto 2023, accanto alla sfida artistica e creativa, abbiamo affrontato una sfida economica, perché volevamo fosse legato esclusivamente al finanziamento privato, proprio come in un moderno Rinascimento”.
CHI INTERPRETERA’ LA RAFFA NAZIONALE
Il cast è già pronto. A interpretare Raffaella sarà Chiara Dello Iacovo, attrice diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Torino che ha partecipato al Festival di Sanremo fra le nuove proposte nel 2016, mentre sul podio salirà Carlo Boccadoro, compositore e direttore che è fra i fondatori dell’ensemble Sentieri Selvaggi.