In vista del loro primo anniversario, la coppia si appresta alla seconda convivenza (dopo quella al Grande Fratello): le foto durante il trasloco certificano il loro legame, ogni giorno sempre più forte
Clizia Incorvaia e Paolo Ciavarro vanno a vivere insieme. Per la coppia, che tra pochi giorni festeggerà il primo anniversario, si tratta in realtà della seconda convivenza dopo i 48 giorni al Grande Fratello VIP: proprio durante il loro soggiorno nella casa del reality show, infatti, tra i due è scoccata la scintilla d’amore: «Dal primo bacio si è creata tra noi una connessione bellissima», ci ha rivelato lei la scorsa estate.
«Sono onesta: Paolo mi è piaciuto da subito, non mi è mai stato indifferente. Mi ha corteggiato, ho capito che l’interesse era ricambiato, allora ho fatto il mio gioco», ha aggiunto la showgirl. «La tisanina prima di andare a letto, le chiacchiere, aprirsi e raccontarci un po’ di noi. Poi appunto c’è stato il primo bacio e ho capito che c’era davvero qualcosa di speciale che ci univa, due anime predestinate ad incontrarsi».
Lei, classe 1970, già mamma della piccola Nina e con alle spalle il matrimonio con Francesco Sarcina naufragato nel 2018 con annessa polemica-Scamarcio. Lui, undici anni più giovane, figlio degli attori Massimo Ciavarro ed Elena Giorgi, nel cast di alcuni programmi televisivi. «Siamo due bambini innamorati», ha dichiarato Clizia. «L’isolamento durante il lockdown ha creato un’unione più profonda, tipo Romeo e Giulietta 2.0».
«Sì, perché io ero dai miei genitori, lui da sua mamma: così ci scrivevamo, ci mandavamo foto, facevamo lunghe telefonate notturne dalle 23 alle 5 di mattina. Chiacchierate che ci hanno permesso di instaurare una complicità mentale, un’intimità che di norma una coppia sviluppa dopo tanti anni», ha concluso Clizia. Che pensa pure ad un figlio con Paolo: «Siamo felici e ne abbiamo parlato, chissà. Lui è la mia metà perfetta».
Nel frattempo eccoli sui social, circondati da scatoloni, che annunciano il nuovo capitolo della loro vita: la convivenza a Roma, stavolta senza altri coinquilini.
Nicola Bambini, Vanityfair.it