Siamo andati via da un paese e siamo venuti qui come profughi. Abbiamo fatto tre anni e mezzo nel campo, poi il collegio”. Rita Rusic, imprenditrice croata e donna di successo, ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane su Rai1, ha ricordato il momento più difficile della sua infanzia.
Dei tre anni e mezzo in cui, assieme alla sua famiglia, ha vissuto in un campo profughi del sud Italia, ha raccontato: “I bambini riescono sempre a essere allegri, perché giocano. Noi giocavamo a raccogliere cicche di sigaretta. Mi ricordo il filo spinato, che non potevamo uscire e che c’era della gente assurda. C’era una mia amica di tre anni, era sempre piena di lividi: il padre la picchiava. Poi, chiaramente, sono stati rimpatriati perché lui era un uomo cattivissimo con la moglie e la bambina. Mi venne la febbre a 41 dalla paura per quest’uomo. Lo vedevo da un buco della porta, era orribile. Non sono posti facili”. Rita Rusic, sposata per vent’anni con Vittorio Cecchi Gori e madre di due figli, ha confidato alla Daniele di esser diventata una persona forte e determinata anche grazie alla terribile esperienza del campo profughi. Tuttavia “a volte è meglio crescere lentamente…”. La speranza per i suoi figli “è che siano felici, che facciano una vita che li renda sereni. Tra l’altro, quello che tutti e due non vogliono, è vivere sotto i riflettori, con una vita mediatica così forte”.
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