Diego Fusaro alla Zanzara: “Il viagra? Simbolo del turbocapitalismo che si fonda sulla potenza”

Diego Fusaro alla Zanzara: “Il viagra? Simbolo del turbocapitalismo che si fonda sulla potenza”

“Il viagra? E’ il simbolo del turbocapitalismo che si fonda sulla potenza”. Parola di Diego Fusaro che ai microfoni della Zanzara, su Radio 24, si è diffusamente speso contro le pillole dell’amore e il loro supposto valore filosofico. “Non usatelo”, il suo consiglio.

A provocarlo Beppe Cruciani che gli ha proposto: “Filosofo, le regalo due pasticche di viagra che mi sono appena arrivate. Le accetta?”. Fusaro è partito con la sua invettiva: “Mah, ringrazio per il gentile dono. Tuttavia non saprei come giovarmi di questo dono nella misura in cui non ne faccio uso, non v’è bisogno. Questa pratica rientra appieno nell’ordine della modernità turbocapitalistica che, come insegna Nietzsche, si fonda sulla volontà di potenza che sempre vuole infinitamente autopotenziarsi. Quindi assume il principio di prestazione, di infinito potenziamento come propria base. E questo non va bene”.

“Io – aggiunge – sono per la grecità classica. Preferisco al Nietzsche ed alla volontà di potenza la giusta misura aristotelica. Perché la volontà di potenza rientra in quello che io chiamo il nuovo ordine erotico”. Dunque è preferibile un pisello moscio, gli domandano i conduttori, piuttosto che un pisello turbo capitalista irrorato dal viagra? “Il dilemma in effetti è arduo. Ma alla fine preferisco la misura dei greci alla volontà di potenza”.

Ma Cruciani non molla, meglio un pisello non particolarmente ardito? “Sì, non ricorro a questa terminologia, ma è così. Preferisco sempre la giusta misura dei greci”. Ma se non tira che si deve fare? “Nell’antico Democrito, che io ho tradotto per la Bompiani, vi sono alcune massime interessanti che anticipano queste pratiche. Per esempio cospargere con il miele, scrive Democrito. Si può ricorrere a pratiche di potenziamento, ma sempre all’interno di un ordine naturale. Dunque no alle pasticche di viagra, che sono un prodotto del capitalismo apolide contemporaneo che cerca la crescita illimitata e lo sconfinamento. Ecco perché si pratica poi in forma deregolamentata l’eros. Proprio come i mercati, anche l’eros è deregolamentato”.

Blitzquotidiano.it

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