Oscar, Grammy, Golden Globe… i trionfatori del mondo dello spettacolo nel 2022

Oscar, Grammy, Golden Globe… i trionfatori del mondo dello spettacolo nel 2022

Guarda cosa è successo sui palcoscenici più glamour e blasonati del mondo

Le premiazioni e i red carpet dei tanti eventi di spettacolo del 2022 sono tornati quasi tutti alla normalità e in presenza. In tono minore solo i Golden Globe con una cerimonia senza pubblico, red carpet e diretta tv ancora a causa dell’emergenza Covid. Di nuovo in presenza invece gli Oscar, dopo l’edizione in sordina dell’anno precedente, con una serata dedicata all’Ucraina e dominata dallo schiaffo in diretta, che Willi Smith (Miglior attore protagonista) ha riservarlo a Chris Rock. Delusione per l’Italia che era in corsa con “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino.

Ad inaugurare l’anno sono stati i Golden Globe che hanno visto trionfare “Il Potere del cane”, film western di Jane Campion, con due statuette, miglior film drammatico e per il 25enne Kodi Smit-McPhee,  miglior attore non protagonista. Delusione per l’Italia: a “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino, la giuria ha preferito come miglior film straniero “Drive My Car” del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi.

La 94esima edizione dei premi più ambiti del cinema, ovvero gli Oscar, divisi tra una “rinata” voglia di cinema dopo la pandemia e i timori legati alla guerra in corso in Ucraina, si è svolta nel segno del Paese attaccato dalla Russia, omaggiato con un minuto di silenzio. Miglior attore protagonista Will Smith, Miglior attrice protagonista Jessica Chastain.  “Coda – I segni del cuore” e “Dune” sono stati invece i dominatori nei film.
La Miglior regia va invece a Jane Campion per il film “Il Potere del Cane”. L’Italia esce sconfitta dalla serata al Dolby Theatre di Los Angeles, con Paolo Sorrentino che resta a bocca asciutta col suo “È stata la mano di Dio”. Tensione sul palcoscenico per lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock.

A Cannes 75 il film “Triangle of Sadness” di Ruben Ostlund ha vinto la Palma d’oro . Assegnati a ex-aequo sia il Premio della Giuria che il Grand Prix della giuria. Il primo è andato a “Eo” di Jerry Skolimowski e a “Le otto montagne”, film tratto dal romanzo di Paolo Cognetti e diretto da Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, mentre il secondo a “Close”, di Lukas Dhont e “Stars At Noon” di Claire Denis.

Il documentario “All the Beauty and the Bloodshed” di Laura Poitras è il vincitore del Leone d’Oro di Venezia 79.
Luca Guadagnino ha portato a casa il Leone d’Argento per la miglior regia per il film “Bones and all”. La Coppa Volpi femminile va a Cate Blanchett per “Tar”, quella maschile a Colin Farrell, protagonista de “Gli Spiriti dell’Isola” di Martin McDonagh. Ad Alice Diop il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria per il suo “Saint Omer”.

In ambito musicale, grande spettacolo a Las Vegas per i Grammy, dove il duo soul-funk Silk Sonic (Bruno Mars e Anderson Paak) ha vinto per il “Record of the Year”, per la “Canzone dell’anno” e per la “Migliore canzone R&B” con “Leave the Door Open”, mentre il riconoscimento per il “Migliore album” del 2021 è andato a “We Are” del jazzman Jon Batiste. Durante la cerimonia è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con un messaggio registrato, per lanciare un appello affinché il suo Paese non venga lasciato nel silenzio.

I Brit Awards hanno invece visto trionfare Adele, migliore artista dell’anno, miglior album e migliore canzone con “Easy on Me”. Nessun premio per i Maneskin, che incassano una delle prime debacle della loro scalata.

Agli Mtv Ema 2022 Taylor Swift è la regina incontrastata. I Pinguini Tattici Nucleari conquistano il Best Italian Act.
In quanto ai Maneskin, la band si è prenotata un posto ai Grammy 2023, ma intanto ha conquistato gli American Music Awards con la miglior canzone rock dell’anno (Beggin’). Damiano, Ethan, Thomas e Victoria sono saliti sul prestigioso palco del Microsoft Theatre di Los Angeles in reggicalze, ringraziando tutti e portandosi a casa l’ennesimo riconoscimento internazionale. I quattro ragazzi romani hanno trionfato anche agli MTV VMA, portando a casa il premio come “Miglior video alternativo dell’anno” per la canzone “I wanna be your slave”

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