Gabriele Romagnoli, direttore di RaiSport indicato dal dg Antonio Campo Dall’Orto e non accolto con squilli di tromba dalla redazione, è riuscito in un’impresa sorprendente: per la prima volta i nomi dei convocati per gli Europei di calcio (a Parigi dal 10 giugno) saranno comunicati in diretta tv. Il commissario tecnico della Nazionale, Antonio Conte, parteciperà infatti il 31 maggio (ore 20,35) a Sogno Azzurro, uno speciale di Rai1 in cui ufficializzerà i 23 giocatori e li presenterà al pubblico uno per uno, intervistandoli. Non è finita. Ciascun calciatore rivelerà (!) la sua canzone preferita e da dietro le quinte spunteranno i cantanti che le eseguiranno. Infine vi sarà il saluto del presidente della Federazione calcio, Carlo Tavecchio, e speriamo se lo studi bene. Con l’operazione-mondiale (che durerà fino al 10 luglio) la Rai punta a un bottino pubblicitario di 50 milioni di euro. Ma dovrà vedersela con Sky, che trasmetterà le partite via satellite, e con Rtl 102,5 per le radiocronache. Infatti Radio1 proporrà i principali 27 incontri affidandosi anche ai commenti sarcastici della Gialappa’s Band, ma Rtl trasmetterà tutte le partite e le farà commentare da Pio D’Antini, Amedeo Grieco e Paolo Pacchioni. Carlo Cracco (ex Masterchef e ora Hell’s Kitchen Italia, sempre su SkyUno) difende l’assalto degli chef alla tv: «La televisione ha avuto un risultato positivo: ha aiutato a dare maggiore consapevolezza del cibo, ha aumentato la curiosità verso la cucina. Quindi ha fatto bene». Il direttore delle guide dell’Espresso, Enzo Vizzari, concorda solo a metà: «C’è un’invasione di cibo in tv, qualcosa è spazzatura, qualcosa grande qualità ma non bisogna mai dimenticare che è spettacolo e che la cucina è altra cosa. Masterchef? Programma di alta qualità fatto con mezzi ingenti, funziona ma c’è meno interesse per i piatti e più per le storie». Comunque le cucine televisive non spengono i fornelli e Discovery sta per lanciare un nuovo cooking-talent: Topchef. Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre e 225 di Sky) scommette sul campionato di calcio brasiliano. Ha acquistato i diritti di Brasileirão e trasmetterà tutte le partite del principale torneo del Brasile, a cominciare da Palmeiras-Atletico Paranaense (sabato alle 21). I tifosi italiani diventeranno un po’ carioca?Vanessa Incontrada inizierà il 16 maggio le riprese di Scomparsa, fiction di Rai1 che andrà in palinsesto (6 serate) all’inizio del prossimo anno. Al suo fianco, Giuseppe Zeno. La vicenda è ambientata a San Benedetto del Tronto e per questo è cofinanziata dalla Marche film commission (longa manus della Regione). Due ragazze si recano a una festa del loro liceo e non fanno ritorno a casa. Toccherà alla madre di una di loro, psicologa, appunto la Incontrada, risolvere l’enigma. Già terminate invece le riprese di un’altra fiction di Rai1, Boris Giuliano, due puntate dirette da Ricky Tognazzi. Nei panni del poliziotto ucciso dalla mafia, Adriano Giannini. Sarà trasmessa prima dell’estate. Paolo Ruffini, direttore di Tv2000, la televisione dei vescovi, salpa Oltreoceano. Predisporrà un palinsesto rivolto agli italiani che risiedono negli Stati Uniti, Canada, Ameria Latina e Oceania. L’offerta televisiva alle comunità italiane all’estero è un tallone d’Achille della Rai, che l’ha sempre trascurata. A questo disinteresse cerca ora di ovviare Ruffini, attraverso un accordo con Rete Blu e Overlook Management. Ampio spaio sarà ovviamente dedicato agli appuntamenti di Papa Francesco ma saranno proposti anche i programmi di punta dell’emittente, da Il mondo insieme, condotto da Licia Colò, alla rubrica di cucina Quel che passa il convento, condotto da Virginia Conti e Domenico de Stradis. Carlo Verdelli, il super direttore editoriale voluto dal dg Antonio Campo Dall’Orto, la cui nomina non poco malumore ha scatenato nei direttori dei Tg, di fatto dimezzati, ha partorito i suoi primi progetti. Toglierà una serata a Bruno Vespa e al suo Porta-a-porta (Rai1) e sperimenterà una sinergia tra Rai1, Rainews24 e RaiStoria: le tre redazioni dovranno collaborare a Sembra ieri, un programma che metterà in relazione vicende di ieri e di oggi e che sarà trasmesso, in orari diversi, su tutti i tre canali. A brindare è (anche) il capo delle risorse finanziarie. Alessia Marcuzzi, assai bistratta per questa edizione molto sguaiata dell’Isola dei famosi (Canale5) si toglie un sassolino dalla scarpa e, pur senza nominarla, lo lancia contro Barbara D’Urso (DomenicaLive, Canale5): «Trash l’Isola? Ci sono cose più trash in televisione. Ci sono situazioni con delle interviste a dei genitori o dei parenti di persone che sono morte che mi colpiscono di più». Sarah Varetto direttore di SkyTg24, fa le bucce alla politica italiana: «Se un Paese è più soggetto di altri alla pressione dei mercati, il motivo va anche cercato nelle scelte politiche (specie quelle del passato). Se l’Italia ha il 130% di rapporto debito/pil è ovviamente più fragile di altri quando i mercati vanno in fibrillazione. E quel debito non l’hanno fatto i mercati, ma la politica economica dei governi negli ultimi 35 anni. Paradossalmente servono statisti più lungimiranti e lucidi rispetto al passato. La cosiddetta fine della politica è una leggenda metropolitana». Insomma, Varetto for president. Nina Moric, ultime apparizioni televisive negli anni 2011-2012 all’Isola dei famosi (allora su Rai2), rompe il digiuno tv e si fa intervistare da Barbara D’Urso a Domenica Live (Canale5) per spiegare che è ora di finirla coi tanti insulti che riceve su Facebook. Non le manca la franchezza (e la D’Urso non fa una piega): «Non mi succede che qualcuno mi urli per strada, tr…ia, pu…na, rifatta, gommone e anche peggio. Invece i leoni da tastiera mi insultano dietro a un pc o un tablet. Mi stanno sulle palle: sono bigotti, finti perbenisti, imbecilli e codardi e so bene anzi benissimo che non hanno né età, né razza, ce ne sono dappertutto». Auguri social. Aldo Di Francesco, proprietario-editore di Teleponte, tv che ha compiuto 30 anni, con sede a Teramo e diffusione in tutto l’Abruzzo, contestato dai 14 tra giornalisti e tecnici che non ricevono da mesi lo stipendio, inoltre il segnale è risultato oscurato per qualche tempo. Una crisi che, per ora, non sembra trovare sbocchi. Di qui la proclamazione di uno sciopero che prevede la messa in onda dei Tg (dopo il ripristino del segnale) senza servizi.
ItaliaOggi